Aveva ragione Annarella Magnani
“Ce metti na vita per contà i difetti e riderce sopra, perché so belli, perché so i tuoi. Perché senza tutti quei difetti, e chi saresti? Nessuno.”
Perché sei unica e più forte di quanto ti hanno fatto credere.
Lo dico a Te .. e a tutte le donne che ho intorno..
A quelle che vanno in frantumi e ogni volta si rialzano.
A quelle che si mettono in croce da sole.
A quelle che a 50 ( più o meno ) anni tirano fuori uno zaino e fanno un biglietto di sola andata.
A quelle che scoprono in un libro le porte del paradiso ( e l’inferno per qualcun altro)
A quelle che aprono il cassetto dei sogni dopo che hanno tentato di saldarglielo
A quelle che si massacrano di dubbi dall’alba al tramonto creando film da Oscar.
A tutte quelle che si sentono sole ma non sono da sole.
A quelle che pensano di non avere nulla..
e a tutte quelle che non riescono proprio a perdonarsi.
Ci hanno fatto credere fin da piccole che fossimo deboli, che senza aiuto non saremmo state in grado di uscire dal bozzolo e tanto meno trasformarci in farfalla.
Che i nostri sogni si dovessero spegnere con un anello al dito, anzi che fosse ” il Sogno” per poi trovarci a cercare il Principe Azzurro come il Santo Graal.
Che la nostra forza fosse caricarci come muli con confezioni d’acqua, borse della spesa e zaino del figli al collo, ma era nascosta nella carica che si trova per ripartire dopo le cadute rovinose di ogni giorno.
Che non avessimo abbastanza coraggio, senza pensare invece a tutte le battaglie vinte per una malattia, la disapprovazione e la discriminazione, che ci hanno spinto oltre il dolore e la paura
Che i nostri diritti fossero quelli dei ferri e della maglia.
Siamo alberi, querce possenti che danno ombra a chi ci passa accanto.
NON SRADICHIAMO LE NOSTRE RADICI PER SEGUIRE L’OMBRA.
Donna, hai tutte le armi per non perdere, una in particolare.
Quando negli anni bui del Medioevo pensarono bene di rinchiudere le donne in convento fecero il più grosso sbaglio, le circondarono di libri e consegnarono loro le ali della libertà.
Ogni volta che andrai in frantumi, che penserai di non farcela, che il tunnel ti sembrerà infinito, parla, urla, leggi, scrivi, disegna, canta.. comunque ritorna indietro dove ” ti eri lasciata” e scoprirai che sei ancora lì.
Era solo un’ ombra quella che pensavi di rincorrere…La Tua!
(Claudia Tisselli)