
Un pianoro tufaceo circondato dalle acque, una natura fertile e rigogliosa, un attento controllo del territorio hanno permesso a questo sito di essere abitato fin dall’epoca protostorica, come ci raccontano
i resti ritrovati risalenti almeno al 1700 a.c per poi essere frequentato in epoca tardo etrusca fino alle ultime tracce d’epoca medievale.
Grazie alla caparbietà e passione di Re Gustavo di Svezia, nei primi anni ’60, sono stati effettuati vari scavi approfonditi nel comprensorio che hanno contribuito alla valorizzazione di questa parte di Etruria e dei Monti della Tolfa; ancora oggi è possibile trovare notevoli informazione presso l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma.
Il fiume Mignone, principe etrusco delle acque in questa parte d’Etruria, si sposa in un angolo di paradiso con l’affluente Vesca, offrendo conforto nelle calde giornate.
La maggior parte dei suoi ammiratori giunge a Luni dal versante di Blera o S. Giovenale, noi della Castellina amiamo arrivarci dai Monti della Tolfa, giungendo ai piedi del pianoro tufaceo per poi salire lentamente fino alla vetta, percependo ogni volta la magia che questo luogo emana. Come fosse la prima volta.